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Introduzione
L’architettura è una delle professioni più complesse da esportare quando si decide di trasferirsi in Australia. Non tanto per una mancanza di domanda, anzi: il settore delle costruzioni è in continua espansione, e la ricerca di professionisti con esperienza e visione è costante. Il vero ostacolo, semmai, è la regolamentazione. Il percorso per il riconoscimento dei titoli italiani può essere lungo e costoso, con il rischio di rimanere intrappolati in un limbo burocratico che rende difficile iniziare a lavorare subito.
Tuttavia, esiste una strada alternativa, che molti architetti italiani in Australia hanno intrapreso con successo: diventare building designer. Questa figura professionale consente di lavorare nell’ambito della progettazione architettonica senza dover passare per il lungo e complesso processo di registrazione come architetto. In alcuni casi, è persino una scelta più strategica, perché permette di entrare nel mercato rapidamente, acquisire clienti e operare in modo indipendente senza dover necessariamente dipendere da un’azienda o da uno studio locale.
Ma qual è il vero valore del building designer nel contesto australiano? Quali sono le differenze rispetto alla professione di architetto? Come si può sfruttare questa figura per avviare un business nel settore della progettazione e della consulenza architettonica?
L’Australia è un mercato in cui il design e la funzionalità si incontrano in modo più pragmatico rispetto all’Italia. Mentre l’architettura italiana è spesso legata a un’estetica radicata nella tradizione e a una forte enfasi sulla conservazione del patrimonio storico, in Australia prevale un approccio più orientato all’efficienza, alla sostenibilità e all’innovazione tecnologica. Qui, il mercato richiede soluzioni rapide e funzionali, con un forte accento sulla prefabbricazione, sulle costruzioni modulari e sulla sostenibilità energetica.
L’errore che molti architetti italiani fanno quando arrivano in Australia è quello di pensare che il loro talento e il loro portfolio siano sufficienti per entrare immediatamente nel mercato. In realtà, il valore dell’esperienza italiana è riconosciuto, ma non è sufficiente per superare gli ostacoli burocratici e professionali. È necessario un adattamento, un cambio di prospettiva e una strategia chiara per posizionarsi in modo efficace e iniziare a guadagnare il prima possibile.
Il problema del riconoscimento della laurea in architettura e l’alternativa del building designer
In Australia, la professione di architetto è regolamentata da enti specifici in ogni stato. Per ottenere il titolo di Registered Architect, un laureato in architettura con un titolo estero deve passare attraverso un lungo processo di valutazione delle credenziali da parte dell’Architects Accreditation Council of Australia (AACA), che spesso richiede esami aggiuntivi, esperienza lavorativa certificata in Australia e un’ulteriore fase di registrazione professionale.
Questo processo può durare anni, con un costo elevato in termini di tempo e denaro. Nel frattempo, chi arriva in Australia con una laurea in architettura rischia di rimanere fermo, costretto a svolgere ruoli marginali in studi di progettazione senza poter realmente esercitare la propria professione.
Ecco perché molti scelgono la strada del building designer, una figura professionale che opera legalmente nella progettazione di edifici residenziali e commerciali di piccola e media scala senza dover essere registrati come architetti. In alcuni stati, come il Victoria e il Queensland, è richiesta una certificazione specifica, ma il processo per ottenerla è molto più rapido rispetto al percorso di registrazione come architetto.
Essere building designer non significa avere meno competenze di un architetto, ma piuttosto lavorare in un ambito più pragmatico, focalizzato su progetti concreti e su un rapporto diretto con i clienti.
Inoltre, la figura del building designer consente di operare come libero professionista senza dover necessariamente essere assunti da uno studio di architettura. In un contesto in cui molte persone vogliono ristrutturare, ampliare o costruire case personalizzate, un building designer con un buon posizionamento nel mercato può guadagnare cifre significative senza le limitazioni imposte dalla regolamentazione dell’architettura tradizionale.
Differenze tra architetto e building designer in Australia
Ciò che distingue un architetto registrato da un building designer non è tanto il livello di competenza, quanto l’ambito di applicazione. Un architetto registrato può progettare qualsiasi tipo di edificio, dai grattacieli ai complessi commerciali, mentre un building designer si concentra su progetti residenziali, piccoli edifici commerciali e ristrutturazioni.
L’architetto ha l’obbligo di rispettare standard professionali più rigidi e deve sottostare alle normative stabilite dall’AACA. Questo comporta una maggiore responsabilità, ma anche maggiori limitazioni, sia in termini di iter burocratico che di costi assicurativi e obblighi di compliance.
Un building designer, invece, può offrire servizi di progettazione con un approccio più agile e meno vincolato alla rigidità normativa. Questo significa che può competere direttamente con gli studi di architettura per progetti residenziali e di media scala, con il vantaggio di avere meno vincoli burocratici e costi operativi più bassi.
Dal punto di vista del guadagno, le due professioni possono essere comparabili se il building designer sa posizionarsi correttamente nel mercato. Un building designer esperto può arrivare a guadagnare cifre comprese tra 100.000 e 200.000 AUD all’anno, con la possibilità di espandersi ulteriormente attraverso collaborazioni con costruttori e interior designer.
Strategie per entrare nel mercato australiano come building designer
Per avere successo in Australia come building designer, è necessario adottare un approccio strategico che combina networking, marketing e conoscenza approfondita del mercato locale.
La prima mossa è ottenere le certificazioni necessarie per operare legalmente. Nel Victoria e nel Queensland, ad esempio, esiste un albo professionale per i building designer, e l’iscrizione richiede il completamento di alcuni corsi di formazione. Anche se il processo è più rapido rispetto alla registrazione come architetto, è comunque essenziale informarsi sulle normative specifiche dello stato in cui si intende lavorare.
Una volta ottenuta la certificazione, il passo successivo è costruire una rete di contatti nel settore. In Australia, il passaparola e le referenze dirette sono fondamentali per trovare clienti e progetti. Partecipare a eventi di settore, entrare in associazioni professionali e collaborare con costruttori e agenti immobiliari può accelerare notevolmente l’acquisizione di nuovi lavori.
L’uso intelligente del marketing digitale è un altro aspetto cruciale. Un sito web ben curato, con un portfolio dettagliato e testimonianze di clienti soddisfatti, può fare la differenza tra un professionista che fatica a trovare clienti e uno che viene contattato direttamente per nuovi progetti. Inoltre, una presenza attiva su LinkedIn e su piattaforme di networking professionale può aiutare a costruire credibilità e attrarre collaborazioni di valore.
Infine, per distinguersi in un mercato competitivo, è utile specializzarsi in un’area di nicchia, come la progettazione sostenibile, le costruzioni prefabbricate o il design di interni per ristrutturazioni di alto livello. Trovare un posizionamento chiaro e ben definito può permettere di competere in un mercato in cui la differenziazione è essenziale per avere successo.
Conclusione
Trasferirsi in Australia come architetto può sembrare complicato, ma il percorso alternativo del building designer offre una soluzione concreta e altamente redditizia per iniziare a lavorare rapidamente senza dover affrontare iter burocratici infiniti.
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