Fare la spesa settimanale è un’abitudine che accomuna italiani e australiani, ma i luoghi e i costi cambiano notevolmente tra i due Paesi. Se in Italia la spesa al supermercato è spesso accompagnata da incursioni nei mercati rionali alla ricerca di prodotti freschi, in Australia è sempre più diffusa la scelta dei farmers’ market (mercati degli agricoltori), che offrono frutta e verdura locali, insieme alle grandi catene come Coles, Woolworths, ALDI o IGA. In questo articolo, cercheremo di mettere a confronto i prezzi di alcuni prodotti di uso comune, individuando quali costano di più o di meno a seconda che li si acquisti in un classico supermercato italiano o in un farmers’ market australiano.


1. Caffè e prodotti “da colazione”

Italia: il regno del caffè macinato

  • Caffè macinato (in pacchetti da 250 g) può oscillare tra i 2 e i 4 euro per le marche più comuni, anche se le offerte nei supermercati possono portare il costo a 1,50-1,80 euro.
  • Biscotti e fette biscottate: i biscotti di marca variano tra 1,50 e 2,50 euro per confezione da 300-400 g. Le fette biscottate partono da 1-1,50 euro a pacco.

Australia: tra cialde e “instant coffee”

  • Il caffè macinato di qualità (anche italiano) si trova sugli scaffali di Coles o Woolworths. Un pacchetto da 250 g di marca importata può costare 6-8 AUD (≈ 3,84-5,12 EUR), ma si trovano opzioni locali a 4-5 AUD (≈ 2,56-3,20 EUR) se non si è troppo esigenti.
  • Biscotti: i brand locali (come Arnott’s) vanno dai 2 ai 4 AUD (≈ 1,28-2,56 EUR) a pacco, mentre prodotti d’importazione italiana (ad esempio Mulino Bianco) possono arrivare a prezzi doppi, specialmente nei negozi specializzati.

In sintesi: chi ama il caffè italiano deve mettere in conto un costo maggiore in Australia se si cercano marchi noti importati. Si può optare per miscele locali, spesso più economiche ma dal gusto diverso rispetto all’espresso “classico” a cui si è abituati in Italia.


2. Pasta, pomodoro e prodotti “Made in Italy”

Pasta: un classico italiano… anche sugli scaffali australiani

  • In Italia, un pacco di pasta da 500 g di marca può costare 0,80-1,20 euro, scendendo a 0,60 euro in offerta.
  • In Australia, la stessa pasta (o equivalente made in Italy) può costare 2-3 AUD (≈ 1,28-1,92 EUR) a confezione, mentre le marche locali australiane sono leggermente più economiche (1,50-2 AUD).

Passata di pomodoro e sughi

  • Italia: passata o pelati da 700 g costano mediamente 1,00-1,50 euro. I sughi pronti vanno dai 1,50 ai 3 euro a barattolo, a seconda delle marche.
  • Australia: una passata importata dall’Italia in barattolo di vetro può toccare i 2-3 AUD (≈ 1,28-1,92 EUR) per 500-700 g. I sughi pronti di fascia media costano 3-4 AUD (≈ 1,92-2,56 EUR), con picchi più alti per i marchi italiani più rinomati.

Considerazione: chi è abituato a consumare molta pasta e pomodoro di marca italiana in Australia potrebbe spendere il doppio rispetto a quanto spendeva in Italia, se non si adatta a marche locali o cerca le offerte nei supermercati.


3. Frutta e verdura: stagionalità e differenze di prezzo

Italia: mercati rionali e “km zero”

  • Nei mercati rionali, è possibile trovare frutta e verdura di stagione a prezzi contenuti: dai 1,50-2 euro/kg per pomodori, zucchine, melanzane (in estate) fino ai 3-4 euro/kg per prodotti più particolari. La grande distribuzione può avere prezzi simili, ma spesso la qualità è inferiore a quella dei banchi specializzati.
  • La stagionalità è molto percepita: fragole ed asparagi costano meno in primavera, mentre peperoni e zucchine risultano più cari in inverno.

Australia: farmers’ market vs. supermercati

  • Nei supermercati (Coles, Woolworths), i prezzi di frutta e verdura possono essere più alti, specialmente se i prodotti sono importati o fuori stagione. Un kg di pomodori può costare 4-5 AUD (≈ 2,56-3,20 EUR), e se si tratta di varietà particolari (es. pomodori “heirloom”), si può arrivare a 6-7 AUD/kg.
  • Nei farmers’ market, si possono trovare prodotti locali a prezzi più competitivi: una cassa mista di verdure di stagione può costare 15-20 AUD (≈ 9,60-12,80 EUR). Frutta come banane o arance locali possono scendere a 2-3 AUD/kg (≈ 1,28-1,92 EUR), mentre prodotti “esotici” (mango, avocado) variano a seconda della zona e del periodo.

Conclusione: La spesa settimanale di frutta e verdura in Australia può diventare cara se ci si affida ai supermercati per ogni acquisto. Sfruttare i farmers’ market nel fine settimana aiuta a risparmiare, soprattutto su grandi quantità di prodotti freschi.


4. Carne, pesce e latticini

Italia: tradizione locale e prezzi medi

  • Carne: un petto di pollo può costare 7-9 euro/kg, la carne rossa (bovino) da 10 a 18 euro/kg per tagli di qualità.
  • Pesce: a seconda che si acquisti nei mercati ittici o nella GDO, il prezzo va dai 10-15 euro/kg per orate o branzini d’allevamento. Pesce azzurro (sarde, alici) più economico, 5-7 euro/kg.
  • Formaggi e latticini: vasta gamma di prezzi, dal parmigiano reggiano (15-22 euro/kg) fino a formaggi freschi a 5-10 euro/kg.

Australia: influisce la cultura del barbecue

  • Carne: la carne bovina locale (manzo) è di buona qualità, con tagli che possono variare da 15 a 25 AUD/kg (≈ 9,60-16 EUR/kg). Il pollo si trova a 8-12 AUD/kg (≈ 5-7,70 EUR/kg).
  • Pesce: nelle zone costiere ci sono mercati del pesce con una discreta varietà; un filetto di salmone può costare 25-30 AUD/kg (16-19 EUR/kg). Alcune specie locali (snapper, barramundi) possono avere prezzi simili se di alta qualità.
  • Formaggi: i formaggi italiani d’importazione (parmigiano, pecorino, mozzarella di bufala) possono superare 30-40 AUD/kg (≈ 19-25,60 EUR/kg). Formaggi australiani (cheddar, formaggi freschi) sono più economici, intorno ai 15-20 AUD/kg (≈ 9,60-12,80 EUR/kg).

Indicazione: in Australia la carne spesso è più conveniente rispetto all’Italia (specie il pollo), ma i formaggi importati risultano molto cari. Il pesce può toccare prezzi alti, soprattutto le varietà “nobili”.


5. Prodotti importati “italiani”: la nostalgia ha un costo

Per gli expat italiani in Australia, la nostalgia del Made in Italy può incidere parecchio sul budget settimanale:

  • Pasta premium: le marche di pasta artigianale o premium (tipicamente 1,50-2 euro in Italia) possono costare 5-6 AUD (3,20-3,84 EUR) in Australia.
  • Salumi: prosciutto crudo di Parma, bresaola o mortadella importate possono arrivare a 40-50 AUD/kg (25,60-32 EUR/kg) se non di più nei negozi specializzati.
  • Dolci e snack: biscotti, Nutella, merendine italiane subiscono un rincaro in media del 30-50% rispetto all’Italia. Un pacco di merendine da 6, che in Italia pagheresti 2-2,50 euro, in Australia può costare anche 5 AUD (≈ 3,20 EUR) o più.

Soluzione: Acquistare prodotti italiani solo saltuariamente, magari approfittando di offerte o rivolgendosi a negozi specializzati che fanno sconti su grandi quantità. Oppure, sperimentare alternative australiane.


6. Strategie di risparmio e abitudini alimentari

Italia

  1. Sfruttare i discount: catene come Eurospin, Lidl, MD, offrono prezzi spesso inferiori del 20-30% rispetto ai supermercati tradizionali.
  2. Mercati rionali di fine giornata: si possono trovare offerte speciali su frutta e verdura, risparmiando notevolmente.
  3. Prodotti a marchio del supermercato (private label): qualità spesso buona, costo inferiore ai brand noti.

Australia

  1. Farmers’ market e acquisti in blocco: comprare cassette di verdure e frutta in grandi quantità, dividendole tra coinquilini o amici.
  2. Coles vs. Woolworths vs. ALDI: ALDI spesso si rivela la catena più economica, mentre i primi due offrono più varietà e brand. Confrontare i cataloghi sconti settimanali può far risparmiare diverse decine di AUD al mese.
  3. Programmi fedeltà: le carte fedeltà (come Flybuys per Coles o Everyday Rewards per Woolworths) consentono di accumulare punti e ottenere sconti su carburante o sulla spesa.

Conclusione: In entrambi i Paesi, pianificare la spesa settimanale, controllare le offerte e puntare sui prodotti di stagione/restanti in offerta è la chiave per un risparmio concreto.


7. Esempio di spesa settimanale a confronto

Immaginiamo una coppia che acquisti gli alimenti base (pane, pasta, riso, carni bianche, pesce 1 volta a settimana, verdure, frutta, latte, formaggi), evitando prodotti di marca “premium” o importati.

  • Italia:
    • Spesa media: 60-70 euro a settimana (250-300 euro al mese). Approfittando di sconti e discount, si può scendere a 50 euro/settimana in alcune regioni.
  • Australia:
    • Stessa tipologia di prodotti, con acquisti in parte al farmers’ market, in parte al supermercato. Possibile arrivare a 100-120 AUD a settimana (≈ 64-77 euro) per 2 persone. Sul mese, si va dai 280 ai 310 euro.
    • Se si scelgono spesso prodotti italiani importati, si può salire facilmente a 150 AUD (≈ 96 euro) a settimana.

Interpretazione: Una spesa più “ordinaria” in Italia, grazie alla disponibilità di prodotti locali a prezzi contenuti, risulta leggermente più economica. In Australia, è necessario affidarsi a strategie di risparmio (farmers’ market, ALDI, etc.) per restare in una fascia di spesa simile.


8. Conclusioni

Spostarsi da un supermercato italiano a un farmers’ market australiano comporta un cambio di mentalità e di abitudini. Se in Italia acquistare pasta, sughi e caffè di marca è semplice e relativamente economico, in Australia questi prodotti importati possono pesare molto di più sul budget. I mercati degli agricoltori sono l’alternativa valida per frutta e verdura fresche, spesso più convenienti di quanto offrano i supermercati delle grandi catene, e rappresentano un modo per sostenere i produttori locali.

In Italia, la varietà di discount e mercati rionali permette di realizzare una spesa settimanale a costo contenuto, mentre in Australia occorre un’attenzione aggiuntiva alle offerte e alla stagionalità. Chi vuole mantenere un gusto “italiano” nel piatto in terra australiana deve mettere in conto qualche euro in più, a meno di trovare compromessi e sperimentare nuovi prodotti locali.

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