Il tuo carrello è attualmente vuoto!
CB14 / “Studiare e lavorare: il doppio binario del costo della vita per gli studenti internazionali”

Scegliere di studiare in Australia è un passo ambizioso, che offre l’opportunità di formarsi in un contesto accademico di alto livello, migliorare l’inglese e, in molti casi, di lavorare part-time per sostenere le spese di permanenza. Tuttavia, la vita da studente internazionale – specie per chi parte dall’Italia – può rivelarsi più dispendiosa di quanto inizialmente previsto. Tra rette universitarie, alloggi condivisi, libri di testo e spese quotidiane, organizzare un budget solido e realistico diventa fondamentale. Vediamo, allora, come districarsi fra i molteplici costi e quali strategie adottare per trasformare l’esperienza di studio e lavoro “down under” in un successo, sia formativo che finanziario.
1. L’orizzonte universitario australiano: costi e opportunità
Chi sceglie l’Australia come meta di studi può contare su un sistema universitario di fama internazionale, con atenei di grande prestigio (Group of Eight) e numerose istituzioni specializzate in settori come IT, business, ingegneria, arte, design, hospitality, ecc. Ma quanto costa realmente frequentare un corso di studio da studente internazionale?
- Laurea di primo livello (Bachelor): le rette annuali variano, in media, fra 10.000 e 18.000 euro per corsi generali come le discipline umanistiche, fino a raggiungere 20.000-25.000 euro (o anche di più) per percorsi in settori altamente tecnici o sanitari (ad esempio, ingegneria, infermieristica o scienze mediche).
- Laurea magistrale (Master) o corsi post-laurea: in generale, i costi sono leggermente superiori a quelli dei Bachelor. Ci sono Master che partono da 12.000-15.000 euro all’anno, ma quelli in ambito MBA, finanza, medicina o ingegneria possono superare 25.000-30.000 euro annui.
- Corsi di inglese (ELICOS): per chi vuole perfezionare la lingua prima di iniziare un percorso universitario o professionale, esistono i corsi ELICOS (English Language Intensive Courses for Overseas Students), con costi che si aggirano intorno ai 180-250 euro a settimana, a seconda dell’istituto e della durata complessiva.
A queste cifre si aggiungono le spese per materiali di studio, eventuali contributi per laboratori, assicurazione sanitaria obbligatoria (OSHC) e la trafila burocratica per il visto studentesco, che a sua volta comporta un costo e requisiti di liquidità da dimostrare.
2. Visto studentesco: requisiti e possibilità di lavoro
Il visto studentesco (Student Visa – Subclass 500) consente di lavorare regolarmente fino a 20 ore settimanali durante i periodi di studio e full-time (o un numero di ore illimitato) nei periodi di vacanza e pausa semestrale. Questa flessibilità rende l’Australia particolarmente attraente per chi desidera auto-finanziarsi gli studi.
- Requisiti economici: l’immigrazione australiana richiede di dimostrare di poter mantenersi durante il periodo di studi, presentando prove di disponibilità economica (ad esempio, depositi bancari o garanzie parentali).
- Costo del visto: la tassa per l’application del visto studentesco si aggira su 350-400 euro; va poi aggiunta l’assicurazione sanitaria per studenti internazionali (OSHC), che può costare dai 300 ai 500 euro l’anno, a seconda della durata e del tipo di copertura.
Queste spese vanno sostenute prima della partenza, insieme al versamento (spesso richiesto) di una parte della retta universitaria in anticipo, come “deposit” per confermare il posto nel corso.
3. Vita quotidiana: alloggi, trasporti e spesa alimentare
Spesso, la più grande variabile per lo studente internazionale in Australia è il costo della vita. È possibile vivere in modo relativamente economico, ma l’attenzione al budget dev’essere costante:
- Alloggi
- Residenze universitarie: offrono la comodità di vivere nel campus, ma non sempre sono l’opzione più economica. In media, una camera può costare tra i 150 e i 220 euro a settimana, a seconda delle strutture e della posizione.
- Case condivise (share house): sono la soluzione più diffusa fra gli studenti, perché consentono di dividere affitto e bollette. A Sydney o Melbourne, una stanza in appartamento condiviso in zona semi-centrale può costare 130-180 euro a settimana, scendendo anche a 100-120 euro in zone più periferiche o in città minori.
- Homestay: vivere in famiglia australiana può essere una buona soluzione per migliorare la lingua e integrarsi culturalmente. I costi, che includono pasti e utenze, variano dai 180 ai 250 euro a settimana.
- Trasporti
- Le città australiane offrono abbonamenti settimanali o mensili per studenti con tariffe agevolate (non sempre disponibili a tutti i tipi di studente; bisogna verificare i requisiti). A Sydney, ad esempio, un abbonamento settimanale può costare intorno ai 25-35 euro se si ha diritto alla concessione studentesca.
- Bicicletta e car sharing sono alternative sempre più popolari: molti atenei sono dotati di piste ciclabili e parking dedicati, favorendo la mobilità sostenibile (e gratuita).
- Spesa alimentare
- Una spesa settimanale per uno studente può oscillare tra 50 e 70 euro, privilegiando ingredienti base e cibi da cucinare in casa. I costi aumentano se si acquistano prodotti biologici o “gourmet”, o se si tende a mangiare spesso cibo pronto o take-away.
- I mercati locali e i cosiddetti “farmers’ market” sono un’ottima opzione per risparmiare su frutta e verdura, mentre supermercati discount possono offrire alternative economiche su prodotti confezionati.
4. Lavorare part-time: opportunità e sfide
Avere un visto studentesco in Australia implica che puoi lavorare fino a 20 ore settimanali durante il semestre. Ma quali sono i lavori più comuni?
- Hospitality: bar, ristoranti, caffetterie. In questi ambiti, la paga oraria può variare da 10 a 14 euro all’ora, con possibili maggiorazioni nei weekend o in orario notturno.
- Retail e negozi: commessi in negozi di abbigliamento, supermercati o catene di elettronica. Anche qui la paga oraria oscilla dai 10 ai 15 euro, a seconda dell’azienda e della posizione geografica.
- Lavoretti occasionali: dog walking, baby-sitter, consegne a domicilio con app come Deliveroo o UberEats, dove i guadagni dipendono dal numero di ore effettivamente lavorate e dai turni.
Il vantaggio di tali impieghi è la relativa facilità d’accesso, senza richiedere qualifiche specifiche. Tuttavia, gestire studio e lavoro contemporaneamente richiede un’organizzazione impeccabile. Molti corsi universitari prevedono lezioni e laboratori intensivi, rendendo faticoso conciliare orari di lavoro e performance accademiche.
5. La sfida dei libri di testo e delle spese “nascoste”
Oltre alle rette universitarie, gli studenti stranieri devono affrontare anche spese “nascoste” come:
- Libri di testo: alcuni manuali possono costare 60-100 euro ciascuno e, se l’esame richiede due o tre libri specifici, la spesa lievita. Esistono però mercatini del libro usato, gruppi social di studenti che rivendono testi a metà prezzo o versioni elettroniche a costi ridotti.
- Materiali di laboratorio: per corsi di scienze, architettura, design, possono servire software, attrezzature o kit specifici, con spese anche di 100-300 euro in un singolo semestre.
- Commissioni amministrative: alcune università applicano fee per l’utilizzo di strutture sportive o informatiche, costi per la stampa dei progetti finali, o spese per il graduation ceremony al termine del corso.
6. Vita sociale e intrattenimento: come non sforare il budget
Studiare all’estero è anche un’esperienza di arricchimento personale. Uscire con i compagni di corso, esplorare la città, viaggiare nel weekend: sono tutte attività che rendono indimenticabile il periodo in Australia, ma che possono pesare sul portafoglio.
- Nightlife e ristoranti: un cocktail in un locale alla moda di Sydney può costare 10-12 euro, e una cena in un ristorante medio si aggira sui 18-25 euro. Farlo spesso comporta una spesa mensile non trascurabile.
- Eventi e festival: in molte città australiane si organizzano festival gratuiti o a costi ridotti (musica, arte, cibo). Partecipare a questi eventi è un ottimo modo per risparmiare e al contempo scoprire la cultura locale.
- Viaggi interni: chi vuole visitare Uluru, la Grande Barriera Corallina o la Tasmania deve considerare i costi di voli interni (in media 70-100 euro andata e ritorno se si trovano offerte), ostelli o airbnb (dai 20 ai 40 euro a notte in un dormitorio o stanza singola), e attività turistiche sul posto.
Per conciliare divertimento e budget, molti studenti optano per soluzioni “low-cost” come il car sharing con amici, la prenotazione di voli in anticipo o la partecipazione a gite organizzate dall’università a prezzi calmierati.
7. Consigli pratici per uno studio-lavoro sereno
- Pianificare un budget settimanale: Distinguere tra spese fisse (affitto, bollette, trasporti) e variabili (cibo, svaghi). Impostare un limite di spesa e monitorarlo regolarmente per non avere sorprese.
- Organizzare orari di studio e lavoro: Corsi e lavori part-time possono sovrapporsi. Stilare un calendario settimanale chiaro e comunicarlo al datore di lavoro per evitare conflitti.
- Usare le risorse dell’università: Molti atenei offrono servizi di tutoraggio, biblioteche fornite di testi di riferimento (evitando l’acquisto di libri costosi) e laboratori informatici ben attrezzati. Sfruttarli appieno significa risparmiare.
- Networking: Conoscere altri studenti, magari più avanti nel corso, aiuta a condividere dritte su opportunità di lavoro, affitti convenienti o gruppi di acquisto per i libri.
- Tenere d’occhio i tassi di cambio: Chi riceve sostegno finanziario dall’estero o mantiene conti in euro può beneficiare di strumenti fintech a costi ridotti per convertire le valute e trasferirle su conti australiani.
8. Conclusioni
La scelta di studiare e lavorare in Australia può rappresentare un trampolino di lancio straordinario sia in termini accademici che di crescita personale. Ma è cruciale conoscere in anticipo i costi e costruire un piano finanziario che comprenda rette, affitti, spese quotidiane e possibili imprevisti.
Grazie alla possibilità di lavorare part-time, molti studenti internazionali riescono a mantenersi (almeno in parte) e a ridurre il peso delle spese di vita. Tuttavia, è necessario un approccio consapevole: pianificare gli orari di studio, ricercare un impiego che non ostacoli la progressione accademica e adottare abitudini di consumo smart.
Se cerchi un supporto mirato per individuare il visto più adatto al tuo percorso formativo (o lavorativo) e hai bisogno di assistenza nelle pratiche per vivere la tua esperienza australiana in sicurezza, non esitare a scriverci a visa@australiafacile.it. Saremo felici di affiancarti in ogni fase, dalla scelta del corso alla gestione dei documenti, per permetterti di partire con solide basi verso il tuo futuro in Australia.
Lascia un commento