Trasferirsi in Australia con un bambino è un’esperienza che cambia la prospettiva sulla genitorialità. Prima di partire, molti genitori si chiedono: sarà un posto adatto ai più piccoli? La risposta breve è sì, ma ci sono dettagli che possono sorprenderti, nel bene e nel male. Se stai pianificando il trasferimento con la tua famiglia, ecco cosa scoprirai appena atterrerai con un bambino in Australia.

1. Gli australiani amano i bambini (ma in modo diverso dagli italiani)

In Italia, se entri in un bar con un passeggino, il barista ti farà un sorriso, magari ti aiuterà con la porta e ti chiederà quanti mesi ha il piccolo. In Australia, l’accoglienza sarà altrettanto calorosa, ma più discreta. Qui i bambini vengono considerati come parte della vita di tutti i giorni, senza eccessive attenzioni o smancerie. Questo significa che raramente ti sentirai giudicato se tuo figlio piange in pubblico, ma al tempo stesso potresti notare un certo distacco rispetto all’atteggiamento italiano più espansivo.

2. I parchi giochi sono ovunque (e sono incredibili)

Dimentica le altalene arrugginite e gli scivoli in plastica scoloriti dal sole. In Australia i parchi giochi sono un’istituzionee vengono progettati con un’attenzione che in Italia vediamo raramente. Strutture in legno, aree d’acqua per giocare nelle giornate calde, tappeti morbidi per attutire le cadute e, soprattutto, tantissimo spazio. Inoltre, moltissimi parchi sono recintati, un dettaglio che rende la vita dei genitori molto più semplice.

3. I bagni pubblici sono super attrezzati per i bambini

Se sei abituato a dover cercare un bagno con fasciatoio in Italia, in Australia troverai un vero paradiso. Ogni centro commerciale, aeroporto e persino molti parchi pubblici hanno bagni per famiglie con fasciatoi, seggiolini per bambini e aree allattamento. Inoltre, sono quasi sempre puliti e ben tenuti.

4. Il concetto di sicurezza è diverso

In Italia c’è una tendenza iperprotettiva nei confronti dei bambini: cinture sempre allacciate, nessuna corsa sfrenata, attenzione costante. In Australia il concetto di sicurezza è più orientato all’autonomia. I bambini vengono lasciati liberi di esplorare, arrampicarsi sugli alberi, camminare scalzi e, in generale, sviluppare un senso di indipendenza molto presto. Per un genitore italiano, questo può essere spiazzante all’inizio, ma col tempo si impara ad apprezzarlo.

5. Il cibo per bambini è molto diverso da quello italiano

Se speri di trovare omogeneizzati alla carne o minestrine come in Italia, dovrai rivedere le tue abitudini. In Australia lo svezzamento segue spesso il modello Baby-Led Weaning (BLW), con i bambini che iniziano subito con cibi solidi invece di pappine e purè. Al supermercato troverai tanti snack pratici, come crackers di riso, bastoncini di verdura e formaggi morbidi, ma pochi prodotti confezionati simili a quelli italiani. La buona notizia? Se cucini in casa, troverai ingredienti freschi di ottima qualità.

6. Il passeggino diventa un compagno inseparabile (ma deve essere resistente)

L’Australia è un paese fatto per essere vissuto all’aria aperta. Ci sono spiagge, sentieri, parchi e tanti spazi aperti, ma non sempre le strade sono lisce e perfette. Un passeggino leggero da città potrebbe non bastare: meglio optare per un modello più robusto, con ruote adatte a terreni sconnessi. Se pensi di trascorrere molto tempo sulla costa, un marsupio ergonomico può essere una soluzione ancora più pratica.

7. Gli orari australiani cambieranno la tua routine familiare

Se in Italia i bambini possono cenare alle 20 o addirittura alle 21, in Australia alle 18 molte famiglie hanno già finito di mangiare. Questo perché la vita segue un ritmo molto più mattiniero. La scuola inizia presto, il lavoro finisce intorno alle 16-17, e molte attività per bambini si svolgono nel tardo pomeriggio. Può essere un grande vantaggio per il work-life balance, ma se sei abituato a ritmi mediterranei, dovrai adattarti.

8. Il sole è un amico… e un nemico

L’Australia ha un’alta incidenza di tumori della pelle, quindi l’educazione alla protezione solare è presa molto seriamente. Fin dall’asilo, i bambini imparano la regola “No hat, no play”: senza cappellino, non si può giocare all’aperto. Anche le creme solari sono onnipresenti: le troverai nei parchi, nelle scuole e persino nei centri commerciali, spesso gratuite.

9. Le scuole materne funzionano in modo molto diverso

Se tuo figlio ha meno di cinque anni e vuoi iscriverlo all’asilo, preparati a pagare cifre significative. L’educazione gratuita inizia a partire dalla scuola primaria, quindi le materne funzionano come servizi privati o semi-privati, con rette che possono essere alte. Tuttavia, il governo offre sussidi e rimborsi in base al reddito familiare e alle ore lavorative dei genitori.

10. Il supporto alle famiglie esiste, ma devi saperlo cercare

L’Australia offre molti aiuti alle famiglie, ma il sistema non è sempre immediato da comprendere. Ci sono bonus per i genitori lavoratori, sconti per il childcare, supporti per le mamme single e contributi per l’educazione, ma spesso questi aiuti non sono automatici e richiedono di compilare richieste specifiche. Conoscere questi strumenti in anticipo può fare una grande differenza nell’organizzazione della tua nuova vita.

In conclusione

L’Australia è un paese straordinario per crescere i figli, ma il suo approccio alla genitorialità è molto diverso da quello italiano. La maggiore indipendenza data ai bambini, il focus sulla vita all’aperto, la sicurezza e i servizi eccellenti sono alcuni dei punti di forza. Tuttavia, la mancanza di una rete familiare, i costi dell’educazione prescolare e alcune differenze culturali possono rappresentare delle sfide.

Se stai pensando di trasferirti con la tua famiglia e vuoi evitare brutte sorprese, scrivici a family@australiafacile.it. Ti possiamo aiutare con informazioni sui visti, la fiscalità, ma soprattutto con consigli pratici su scuola, childcare, assicurazioni e tutto ciò che riguarda il trasferimento con bambini. Offriamo anche un servizio per pre-iscrivere i tuoi figli alla scuola più adatta e metterti in contatto con babysitter e aiuti domestici italiani già presenti in loco.


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