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Parte 1 – La gravidanza e il parto in Australia: un’esperienza diversa dall’Italia
Trasferirsi in Australia con l’idea di allargare la famiglia o affrontare una gravidanza direttamente sul posto significa entrare in un sistema sanitario completamente diverso da quello italiano. Se in Italia il percorso della maternità è generalmente seguito dal Servizio Sanitario Nazionale, con esami e visite gratuite o a basso costo, in Australia la situazione è molto più variegata e, soprattutto, più legata a scelte individuali e disponibilità economica.
Ci sono diverse strade per affrontare una gravidanza in Australia: il sistema pubblico, quello privato o una combinazione dei due attraverso l’assicurazione sanitaria. Ogni opzione ha pro e contro significativi, che vanno valutati con attenzione. Ciò che per alcuni può sembrare la migliore esperienza di maternità possibile, per altri può rivelarsi un percorso costoso, complicato e stressante.
Uno degli aspetti che colpisce subito gli italiani è che in Australia non esiste un ginecologo di riferimento, almeno non nel modo in cui siamo abituati in Italia. Nel sistema pubblico, la gravidanza viene seguita da ostetriche e medici generici, e il ginecologo interviene solo in caso di complicazioni o gravidanze ad alto rischio. Se si sceglie il percorso privato, invece, è possibile avere un ginecologo personale che segue la gravidanza dall’inizio alla fine, ma il costo può essere molto alto.
Un altro aspetto che differenzia profondamente l’esperienza australiana da quella italiana è il livello di interventismo durante il parto. Mentre in Italia i tassi di tagli cesarei sono elevati e molte donne ricevono l’epidurale senza particolari problemi, in Australia si promuove un approccio più naturale. In molti ospedali pubblici l’epidurale non è garantita e, se la si desidera, va richiesta con largo anticipo. L’attenzione è tutta sulla fisiologia del parto, con un forte incentivo al parto attivo, senza interventi medici invasivi se non strettamente necessari. Questo approccio è amato da chi desidera un’esperienza meno medicalizzata, ma può risultare difficile per chi preferisce avere più opzioni di controllo sul proprio parto.
Un altro fattore che le future mamme italiane trovano sorprendente è il tempo di permanenza in ospedale dopo il parto. Nel sistema pubblico, se tutto procede senza complicazioni, la dimissione può avvenire anche dopo 6-24 ore dal parto, mentre in Italia il ricovero dura mediamente 2-3 giorni. Questo avviene perché l’attenzione in Australia è rivolta all’assistenza domiciliare post-parto: le ostetriche visitano la mamma e il neonato a casa per i controlli successivi, permettendo un recupero nell’ambiente familiare. Se si sceglie il privato, invece, la degenza può durare fino a 4-5 giornie avviene spesso in camere singole con tutti i comfort.
Ma quanto costa tutto questo? Qui entra in gioco il fattore economico, che può variare enormemente in base alle scelte fatte. Il sistema pubblico è generalmente gratuito per chi ha accesso a Medicare, mentre il privato può costare decine di migliaia di dollari. L’assicurazione sanitaria privata può coprire parte delle spese, ma solo se si è sottoscritta con largo anticipo, almeno 12 mesi prima di rimanere incinta.
L’Australia, quindi, offre un sistema sanitario con molta libertà di scelta, ma con una forte divisione tra chi può permettersi un’esperienza personalizzata e confortevole e chi deve affidarsi alle strutture pubbliche, che pur essendo di alto livello, non sempre rispondono alle aspettative di chi arriva dall’Italia.
Parte 2 – Costi, assicurazioni e cosa aspettarsi dopo il parto
Quando si parla di costi legati alla maternità in Australia, il quadro diventa complesso. In teoria, chi ha diritto a Medicarepuò affrontare una gravidanza e un parto senza spese significative. Tuttavia, nella pratica, molte famiglie si trovano a dover sostenere costi imprevisti.
Il sistema pubblico è gratuito, ma ha limitazioni importanti. Le visite prenatali vengono effettuate in ospedali pubblici o centri maternità e, sebbene la qualità del servizio sia alta, i tempi di attesa possono essere lunghi e l’accesso a determinati esami o test non è sempre immediato. Inoltre, nel pubblico non si può scegliere il proprio medico o ostetrica, il che può essere frustrante per chi desidera un’assistenza più personalizzata.
Il sistema privato, invece, permette di avere un ginecologo personale, più controlli e un parto in strutture di lusso, ma i costi possono essere molto alti. Un parto privato può costare tra 8.000 e 20.000 AUD (circa 5.000 – 12.000 euro), a seconda dell’ospedale e delle complicazioni. Se si aggiungono cesareo o eventuali interventi extra, la cifra può salire ulteriormente.
L’assicurazione sanitaria privata può coprire parte di queste spese, ma solo se si è iscritti da almeno un anno prima del concepimento. Questo significa che se scopri di essere incinta e decidi di fare un’assicurazione, sarà troppo tardi per coprire le spese del parto. Molti italiani non sono a conoscenza di questa regola e si ritrovano a dover pagare di tasca propria, con cifre difficili da gestire.
Un altro aspetto da considerare è il post-parto e l’assistenza ai neonati. Se nel pubblico le visite a casa da parte delle ostetriche sono gratuite e garantite per le prime settimane, nel privato si può avere accesso a servizi esclusivi come supporto all’allattamento, consulenze con pediatri privati e stanze d’ospedale simili a hotel di lusso, ma tutto questo ha un prezzo.
Dopo il parto, il sistema australiano si concentra molto sulla salute mentale delle neomamme, con numerosi programmi di supporto contro la depressione post-parto e gruppi di sostegno per le famiglie. L’assistenza pediatrica, però, è un altro tema critico: in Australia non esiste la figura del pediatra di base come in Italia. I controlli di routine vengono fatti dai medici generici (GP) o da infermieri specializzati, mentre i pediatri privati si consultano solo in caso di problematiche specifiche, spesso con tempi di attesa lunghi e costi elevati.
Per chi si trasferisce dall’Italia, dove il percorso della maternità è altamente medicalizzato e controllato, il sistema australiano può sembrare più rilassato e meno invasivo, ma anche meno accessibile per chi vuole un’assistenza continua e personalizzata senza dover pagare cifre astronomiche.
Se stai pensando di trasferirti in Australia e vuoi pianificare al meglio la tua maternità, scrivici a family@australiafacile.it. Possiamo aiutarti a capire quale percorso è più adatto alle tue esigenze, come scegliere l’assicurazione giusta per non avere brutte sorprese e come ottenere il miglior supporto per il post-parto. Abbiamo anche convenzioni con assicurazioni specifiche per famiglie, babysitter italiane in loco e servizi di pre-iscrizione per il childcare.
Una gravidanza in Australia può essere un’esperienza straordinaria, ma richiede preparazione, pianificazione e scelte informate. Con il giusto supporto, potrai vivere questo percorso con maggiore serenità e sicurezza, senza sorprese indesiderate.
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