Il tuo carrello è attualmente vuoto!
Parte 1 – Affrontare un trasferimento con un neonato: sfida o opportunità?
Trasferirsi in Australia è una decisione complessa per chiunque, ma quando nel quadro c’è un neonato, la scelta diventa ancora più delicata. Meglio partire subito, affrontando il viaggio e l’adattamento con un bambino così piccolo, oppure aspettare qualche anno, quando il bambino sarà più autonomo e l’organizzazione familiare più stabile?
Da un lato, trasferirsi quando il bambino è ancora piccolo può sembrare un’impresa titanica: il volo intercontinentale, il fuso orario, la burocrazia, il sistema sanitario e la gestione quotidiana in un paese nuovo possono essere ostacoli non indifferenti. Dall’altro, molti genitori ritengono che spostarsi con un neonato sia paradossalmente più semplice che farlo con un bambino più grande, soprattutto per l’adattamento scolastico e sociale.
Questa è una scelta che dipende da molti fattori personali, ma ci sono anche dati oggettivi da valutare, come l’accesso alla sanità, il costo della vita con un neonato in Australia, le opportunità di supporto per le famiglie e la logistica del trasferimento. In questa prima parte, analizzeremo i principali vantaggi e svantaggi di trasferirsi con un neonato, mentre nella seconda parte vedremo le strategie pratiche per rendere il trasferimento più semplice e meno stressante.
Perché molte famiglie scelgono di partire subito con un neonato?
A prima vista, trasferirsi con un neonato può sembrare una follia: neonati che piangono in aereo, notti insonni in un ambiente nuovo, la necessità di trovare un pediatra e capire un sistema sanitario diverso da quello italiano. Eppure, molti expat con bambini piccoli consigliano di partire prima possibile, piuttosto che rimandare il trasferimento di qualche anno.
Perché? Ecco alcune motivazioni:
- I neonati si adattano più facilmente al cambiamento. Un bambino sotto l’anno di età non ha ancora abitudini radicate, non ha amici o una scuola da lasciare e non dovrà affrontare un cambio di lingua. Questo significa meno stress emotivo rispetto a un bambino più grande, che potrebbe soffrire per il distacco da persone e luoghi familiari.
- I genitori hanno più libertà lavorativa. In Australia, il sistema scolastico inizia tardi rispetto all’Italia: i bambini non vanno a scuola prima dei 5 anni, e il sistema di childcare (asili nido e scuole materne) è molto costoso. Trasferirsi quando il bambino è ancora piccolo permette di stabilirsi nel paese prima di affrontare il problema della scuola e delle rette elevate.
- Maggiore facilità nel costruire una rete sociale. Le famiglie con neonati tendono a creare amicizie più velocemente grazie a playgroup, corsi per genitori e attività per l’infanzia. Aspettare potrebbe significare ritrovarsi a trasferirsi con un bambino più grande e con meno possibilità di socializzazione immediata.
- L’ingresso nel sistema sanitario australiano avviene prima. Se uno dei genitori ha un visto che dà accesso a Medicare (la sanità pubblica australiana), trasferirsi con un neonato significa avere accesso ai servizi pediatrici fin dall’inizio, senza dover affrontare il problema di cambiare pediatra in seguito.
- Le spese per i bambini piccoli sono minori rispetto a quelle per i più grandi. Un neonato non ha ancora esigenze scolastiche, attività extrascolastiche o hobby costosi, il che significa che il costo del trasferimento potrebbe essere inferiore rispetto a quando il bambino sarà più grande.
Le difficoltà di trasferirsi con un neonato: cosa considerare prima di partire
Ovviamente, ci sono anche motivi validi per posticipare il trasferimento e aspettare che il bambino sia un po’ più grande prima di affrontare il cambiamento. Alcuni degli ostacoli più difficili da superare includono:
- Il viaggio lungo e faticoso. Un volo per l’Australia dura almeno 24 ore, con scali e cambi di fuso orario che possono rendere l’esperienza estremamente stressante per un neonato e i suoi genitori. Alcuni bambini si adattano rapidamente, ma altri potrebbero avere giorni di difficoltà nel recupero del ritmo sonno-veglia, complicando ulteriormente il periodo di assestamento nel nuovo paese.
- L’assenza di una rete familiare di supporto. In Italia, molte famiglie possono contare sull’aiuto dei nonni nei primi anni di vita del bambino. In Australia, invece, bisogna arrangiarsi da soli o affidarsi a babysitter e asili nido, con costi molto elevati. Se non si ha un reddito stabile o un buon piano di childcare, trasferirsi con un neonato può diventare molto impegnativo a livello logistico.
- Il sistema sanitario è diverso e non sempre gratuito. Se si ha diritto a Medicare, il sistema sanitario pubblico, le cure pediatriche sono accessibili, ma molti expat devono sottoscrivere un’assicurazione sanitaria privata, i cui costi possono essere alti. Prima di trasferirsi, bisogna capire quali spese mediche saranno coperte e quali no.
- La gestione delle vaccinazioni e dei controlli pediatrici. Ogni paese ha il proprio calendario vaccinale e le proprie regole sanitarie. Alcuni vaccini obbligatori in Italia non lo sono in Australia, e viceversa, il che potrebbe richiedere un’attenta pianificazione prima della partenza. Inoltre, il concetto di pediatra di base come in Italia non esiste in Australia, quindi bisogna abituarsi a consultare medici generici (GP) per qualsiasi problema.
- La ricerca di una casa adatta a una famiglia. Affittare casa in Australia è più complicato rispetto all’Italia, perché il mercato immobiliare è molto competitivo. Con un neonato, la ricerca di una casa sicura e ben posizionata rispetto a ospedali, supermercati e servizi essenziali diventa ancora più cruciale.
Meglio aspettare qualche anno? Pro e contro del trasferimento con un bambino più grande
Alcune famiglie preferiscono aspettare che il bambino abbia almeno 3-4 anni prima di trasferirsi, perché:
- Il viaggio è meno complicato e il bambino può essere coinvolto nel processo.
- Il sistema scolastico inizia a 5 anni, quindi è possibile inserirlo direttamente in una routine scolastica.
- I genitori possono risparmiare di più prima di partire, per permettersi una vita più stabile in Australia.
Tuttavia, aspettare significa anche:
- Avere un bambino con abitudini consolidate (amici, scuola, lingua) che potrebbe avere più difficoltà ad adattarsi.
- Rischiare di perdere opportunità lavorative o di visto, perché il sistema di immigrazione australiana favorisce le persone più giovani.
- Affrontare costi più alti per la scuola e le attività per bambini grandi, mentre un neonato ha esigenze più semplici.
Parte 2 – Strategie pratiche per affrontare il trasferimento con un neonato
Dopo aver analizzato i vantaggi e le difficoltà del trasferimento con un neonato, è il momento di entrare nel concreto: come organizzare il trasferimento in modo da ridurre lo stress e rendere il passaggio più semplice per tutta la famiglia?
Pianificare il viaggio, trovare una casa sicura, capire come funziona il sistema sanitario e adattarsi alla nuova vita sono aspetti cruciali da affrontare prima della partenza.
In questa seconda parte vedremo le strategie migliori per rendere il trasferimento il più fluido possibile, dai consigli pratici per il viaggio con un neonato alle migliori città australiane per famiglie con bambini piccoli, passando per il sistema sanitario e il supporto disponibile per i neogenitori.
1. Pianificare il viaggio: come affrontare 24 ore di volo con un neonato
Uno degli ostacoli più temuti dai genitori che si trasferiscono con un bambino piccolo è il viaggio. Un volo intercontinentale di 24 ore, con almeno uno o due scali, può sembrare un incubo logistico, ma con una buona preparazione diventa più gestibile.
Ecco alcuni consigli per rendere il viaggio più sopportabile:
- Prenotare un volo con una culla per neonati (bassinet seat): Le compagnie aeree come Emirates, Qatar Airways e Singapore Airlines offrono culle attaccate alla parete davanti ai posti in economy, disponibili su richiesta per i bambini sotto i 10 kg.
- Scegliere orari strategici: I voli notturni aiutano i neonati a dormire di più, riducendo il rischio di irritabilità e stress per i genitori.
- Portare tutto l’essenziale nel bagaglio a mano: Pannolini, salviette, biberon, cambi di vestiti e giocattoli devono essere facilmente accessibili.
- Allattare o dare il biberon durante decollo e atterraggio: Aiuta a ridurre il fastidio alle orecchie dovuto alla pressurizzazione della cabina.
- Fare scali strategici: Se possibile, optare per scali più lunghi per dare al bambino la possibilità di muoversi e rilassarsi tra un volo e l’altro.
Molti genitori che hanno affrontato il viaggio riferiscono che i neonati spesso dormono più del previsto grazie al rumore bianco dell’aereo, quindi il volo può essere meno difficile del previsto.
2. Trovare casa in Australia con un neonato: quali sono le città migliori?
Un aspetto cruciale del trasferimento è la scelta della città e del quartiere più adatto a una famiglia con un neonato. In Australia, non tutte le città offrono lo stesso livello di servizi per le famiglie, e trovare casa può essere complicato a causa del mercato immobiliare competitivo.
Le città più consigliate per famiglie con bambini piccoli sono:
- Brisbane → Costo della vita più basso rispetto a Sydney e Melbourne, molti parchi e un clima mite tutto l’anno. È una delle migliori città per chi cerca un ambiente rilassato e a misura di famiglia.
- Melbourne → Eccellenti servizi per famiglie, molte attività per bambini e un ottimo sistema sanitario pubblico. Gli affitti sono più accessibili rispetto a Sydney.
- Adelaide → Ideale per chi vuole una vita più tranquilla, con case spaziose a prezzi più bassi e una comunità familiare molto accogliente.
- Sydney → Offre i migliori ospedali pediatrici e le migliori scuole, ma ha un costo della vita molto alto. Ideale per chi ha un reddito elevato e vuole il massimo in termini di servizi.
Quando si cerca casa, è importante considerare:
- Prossimità a ospedali e cliniche pediatriche.
- Zone residenziali con parchi e servizi per famiglie.
- Accessibilità ai trasporti pubblici, se si prevede di non usare subito un’auto.
Trovare un alloggio in affitto in Australia può essere complicato per chi arriva senza storico creditizio nel paese, quindi conviene organizzarsi con alloggi temporanei per i primi mesi.
3. Il sistema sanitario australiano per i neonati: cosa sapere prima di partire
Uno dei motivi per cui molte famiglie scelgono di trasferirsi con un neonato è l’accesso a un sistema sanitario di alta qualità. Tuttavia, non tutti gli expat possono usufruire di Medicare, il sistema sanitario pubblico.
Se si ha diritto a Medicare:
- Le visite pediatriche sono gratuite o a basso costo.
- Le vaccinazioni obbligatorie sono coperte dal sistema sanitario.
- È possibile accedere a cliniche pubbliche per controlli regolari e visite di emergenza.
Se non si ha diritto a Medicare:
- È necessario sottoscrivere un’assicurazione sanitaria privata.
- Il costo di una visita pediatrica privata può variare tra 100 e 200 AUD (60-120 euro).
- Il parto in una clinica privata può costare tra i 5.000 e i 15.000 AUD (3.000-9.000 euro), a seconda delle condizioni della polizza assicurativa.
Prima di trasferirsi, è importante informarsi sulle vaccinazioni obbligatorie in Australia, che potrebbero differire da quelle italiane, e trovare un General Practitioner (GP) di fiducia, perché in Australia non esistono i pediatri di base come in Italia.
4. Costi della vita con un neonato in Australia
Avere un neonato in Australia è meno costoso rispetto a un bambino più grande, perché non ci sono spese per la scuola o attività extrascolastiche, ma alcuni costi vanno considerati:
- Asili nido e childcare → Se entrambi i genitori lavorano, il costo del childcare può essere molto alto. Un asilo nido privato costa tra 1.800 e 3.600 AUD al mese (1.100-2.200 euro), anche con sussidi governativi.
- Prodotti per neonati → Pannolini, latte in formula e altri articoli per l’infanzia hanno prezzi simili all’Italia, ma alcuni prodotti (come farmaci da banco per neonati) sono più costosi e non sempre facili da trovare in farmacia.
- Visite mediche e assicurazione sanitaria → Chi non ha accesso a Medicare deve mettere in conto una spesa media tra 200 e 500 AUD al mese (120-300 euro) per una buona copertura sanitaria per il bambino.
Per chi sta pianificando il trasferimento, risparmiare una somma iniziale per coprire almeno i primi sei mesi di vita in Australia è una mossa intelligente, per evitare di trovarsi in difficoltà durante il periodo di assestamento.
Conclusione: trasferirsi con un neonato è una scelta fattibile, ma serve preparazione
Trasferirsi in Australia con un neonato può sembrare un’impresa complessa, ma con una buona pianificazione può essere più semplice che farlo con un bambino più grande.
I punti chiave da considerare sono:
- Il viaggio e l’adattamento ai primi giorni → Pianificare bene il volo e il recupero del jet lag.
- La ricerca di casa → Trovare un quartiere con buoni servizi per famiglie.
- L’accesso alla sanità → Assicurarsi di avere la copertura sanitaria adeguata.
- Il budget per i primi mesi → Mettere da parte una somma di emergenza per evitare imprevisti.
Se stai valutando il trasferimento e vuoi assistenza per trovare un alloggio, una babysitter italiana in loco o informazioni sui visti per famiglie, scrivici a family@australiafacile.it.
Possiamo aiutarti con consulenze personalizzate su sanità, childcare e migliori città per le famiglie expat, così da rendere il tuo trasferimento più sereno e organizzato.
Lascia un commento